mercoledì 29 luglio 2009

Comunicato Sindacale FIOM-GCIL ed RSU


ORACLE ITALIA, I LAVORATORI IN STATO DI AGITAZIONE CONTRO LA CIGO


I lavoratori di Oracle Italia della sede di Roma, riunitisi in assemblea, respingono al mittente le ragioni fornite dall’azienda a motivazione della Cassa Integrazione Ordinaria chiesta per 45 lavoratori su 200 circa del settore ‘Consulting’.

E’ irricevibile la dichiarazione della direzione aziendale sul fatto che tale settore dell’azienda, che dà il valore aggiunto alla mera vendita di licenze ai clienti, debba autofinanziarsi ed impensabile che questo possa permettere ad una società con un bilancio in attivo e con previsioni di margini di miliardi di dollari per il prossimo anno (1,5 miliardi dei quali a valle dell’ultima dispendiosa acquisizione, quella della Sun Microsystems) di accedere agli ammortizzatori sociali.

Ammortizzatori che debbono sostenere il reddito dei lavoratori in difficoltà e non le flessioni nei ricavi delle multinazionali.

L’azienda oltre a qualsiasi ragionamento proposto dalla RSU sul merito, ha rifiutato il sostegno ai lavoratori che verranno posti in cassa.

Gli stessi lavoratori che fino a ieri hanno contribuito alla ricchezza dell’azienda e che oggi vengono messi in gravi difficoltà economiche. In una situazione che vede la presenza presso le stesse attività di numerosi lavoratori di terze parti, nonché di dipendenti Oracle di India e Malaga. Coloro che si troveranno senza una commessa dal 7 settembre saranno fuori, senza alcuna garanzia sulla durata della cassa, né la salvezza di una rotazione con gli altri colleghi. ‘Non possiamo compromettere il business’ afferma il management. Evidentemente possono compromettere gli equilibri economici delle famiglie dei propri dipendenti.

Nessun accordo verrà firmato per questa cassa, che verrà impugnata presso la commissione dell’INPS. Coinvolgeremo gli organi di stampa e le amministrazioni pubbliche nonché i clienti presso cui opera l’azienda, che si fregia di rispettare i dettami della Responsabilità Sociale dell’impresa.

Per tutte queste ragioni i lavoratori di Oracle della sede di Roma, scendono da subito in uno stato di agitazione permanente che vedrà lo sciopero ad oltranza di qualsiasi flessibilità, come lo straordinario e la reperibilità. Per scardinare le logiche, che evidentemente l’azienda intende praticare, di isolare i lavoratori, hanno votato all’unanimità di mettere in pratica una forma di solidarietà tra colleghi che sosterranno economicamente coloro che saranno mandati in cassa.

lunedì 27 luglio 2009

Comunicato Sindacale FIOM-CGIL


Oracle Italia ancora in stato di agitazione.

NO alla Cassa Integrazione della Consulting.

La Oracle Italia, multinazionale americana di informatica leader nelle banche dati, presente in Italia con diverse sedi di cui una a Roma che occupa più di 300 lavoratori, ha aperto due procedure di cassa integrazione ordinaria per 45 persone a Roma e 45 a Milano. L’azienda ha avviato le procedure senza confrontarsi né con i lavoratori né con le organizzazioni sindacali, che sono state ‘informate’ della decisione aziendale, a fronte di una dichiarata riduzione delle attività presso i clienti e dei margini relativi all’anno fiscale appena concluso.

Tale cassa, afferma l’azienda, riguarderà esclusivamente i lavoratori della ‘Consulting’, ovvero dei dipendenti che danno il valore aggiunto al lavoro dell’azienda andando presso i clienti per aiutarli nella personalizzazione dei prodotti o della loro integrazione, clienti di cui Telecom Italia è il principale.
Chi si troverà ‘on the bench’ ovvero senza collocazione a Settembre, afferma l’azienda, andrà in cassa a zero ore. Di ruotare il personale neppure se ne parla, ‘non possiamo scontentare i clienti’ afferma il management.

Eppure la Oracle ha appena concluso l’ultima gigantesca acquisizione, quella della Sun Microsystems, che si prevede porterà grandi introiti all’azienda, lo stesso presidente di Oracle, Safra Catz, lo ha affermato, dichiarando nel mentre che l’ultimo trimestre ha registrato ottimi guadagni. Nonostante questo la Corporate ha deciso per una ristrutturazione e dato indicazione di cospicue riduzioni di personale a tutte le country.

Ci rifiutiamo di fare nostro questo perverso ragionamento. Chiediamo all’azienda i dati dell’ultimo bilancio, quelli della trimestrale di cassa e le chiediamo conto dei lavoratori di terze parti che sappiamo essere ancora utilizzati dall’azienda. Vogliamo avere l’evidenza della necessità di questa azione che avrà una così pesante ripercussione su lavoratori altamente qualificati che si ritroveranno di colpo a dover vivere con i 700 euro mensili dell’assegno di cassa. Lavoratori che hanno permesso all’azienda di dare valore aggiunto alla mera vendita delle proprie licenze e che ha subito nel corso degli anni costanti riduzioni a fronte delle ripetute acquisizioni.
Ancora una volta viene chiesto ai lavoratori di pagare per una crisi che le aziende hanno prodotto, sempre che in Oracle abbia senso parlare di crisi.

Per contrastare l’iniziativa del’azienda, chiedendo il ritiro della procedura e di avviare un percorso di confronto reale con la RSU ed i lavoratori è stato indetto uno sciopero di 4 ore per martedi 28 luglio dalle ore 14, con presidio davanti alla sede della Unione degli Industriali di Roma a via Noale, in contemporanea con l’incontro che RSU e sindacato avranno con l’azienda.

FIOM ROMA SUD

giovedì 23 luglio 2009

Secondo sciopero di Oracle Italia. Contro la Cassa Integrazione

Oracle Italia decide di mandare in cassa integrazione 90 dipendenti: 45 a Roma e 45 a Milano. Molti di loro dovranno vivere con 600 euro al mese. Contestualmente le vendite proclamano risultati eccezionali, secondi in Europa.

Non è l'azienda ad essere in crisi, ma il rapporto di fiducia tra il management e i suoi dipendenti.




lunedì 20 luglio 2009

Comunicato Sindacale


A seguito dell’incontro con il management dello scorso 15 Luglio, in cui è stata comunicata l’intenzione dell’azienda di ricorrere alla cassa integrazione guadagni ordinaria a zero ore per 45 persone della sede di Roma nell’ambito della consulting a partire dal prossimo 7 Settembre, L’RSU di Roma unitamente all’Assemblea dei Lavoratori, al termine dell’assemblea tenutasi a Roma venerdi’ 17 luglio u.s., dichiara lo stato di agitazione.

L’RSU e l’Assemblea dei lavoratori di Roma rilevano ancora una volta come al tavolo sindacale l’azienda si limiti a comunicarci decisioni già prese ed azioni già stabilite, nello stesso tempo si rendono comunque disponibili al dialogo invitando l’azienda stessa a prendere in considerazione la possibilità di ricorrere a strumenti integrativi alla cassa integrazione guadagni ordinaria a zero ore come ad esempio il contratto di solidarieta’, da applicare complementarmente che non creerebbe nessun costo aggiuntivo all’azienda mentre permetterebbe ai lavoratori una maggiore tutela del proprio stipendio.

A sostegno di questa posizione l’RSU di Roma e la FIOM di Roma indicono le seguenti iniziative di lotta:
  • Sciopero di 4 ore, dalle 14:00 alle 18:00 il prossimo Martedì 21 Luglio, con presidio davanti alla sede;
  • Sospensione delle timecard a partire dal prossimo Venerdì 24 Luglio per tutta la durata della procedura;
  • Sciopero di 4 ore, dalle 14:00 alle 18:00 il prossimo Martedì 28 Luglio, con presidio in via A.Noale, 206 davanti alla Unione Industriali di Roma, sede del prossimo incontro sulla procedura di cassa integrazione.