Riceviamo e pubblichiamo il comunicato sindacale dei colleghi di HP-ES ed esprimiamo la nostra solidarietà alle lavoratrici ed ai lavoratori di HP. Troppo spesso l'etica aziendale va in contrasto con i
DIRITTI dei dipendenti !!
HP si fa bella
della propria etica: tra campagne per la pulizia del litorale laziale, la
raccolta di giocattoli a Natale per i bambini delle famiglie con problemi
economici, la raccolta fondi per le zone depresse, alluvioni e
terremoti, valutazioni dello stress da lavoro dei propri dipendenti, la grande
HP ha deciso in maniera unilaterale ed in assoluto segreto, senza dire alcunchè
alle organizzazioni sindacali, di effettuare una cessione di ramo d’azienda
dove ha posto un totale di 170 lavoratori del gruppo. Tutto questo dopo una
Cigo di sei mesi per un massimo del 50% dove molti dei 170 lavoratori hanno
contribuito economicamente in modo pesante.
Ufficialmente non
verranno licenziati ma avranno un futuro incerto sia da un punto di vista
professionale che di garanzie lavorative a lungo termine. Ormai è noto ai più
che le cessioni di ramo d’azienda vengono comunemente indicate come
“licenziamenti differiti”: HP si tiene le mani pulite ed il lavoro sporco lo fa
fare a qualcun’altro per lei, magari anche pagato.
La procedura di
cessione di ramo è stata avviata in data 1 ottobre 2014, il giorno 9 si è
tenuto il primo incontro sindacale in Assolombarda e l’ultimo è previsto per il
giorno 24. Le modifiche apportate alla legge dal governo Berlusconi di fatto
censura ogni opposizione del passaggio del personale ad un’altra azienda. I
lavoratori passeranno nella nuova azienda il 1° novembre 2014. Tutto in un
mese!
La cessione di
ramo d’azienda prende due unità organizzative: “Mainframe”, con dentro
essenzialmente sistemisti e l’unità organizzativa “Legacy”. Quest’ultima altro
non è che un insieme eterogeneo di moltissime professionalità. L’azienda ha
specificato che comprende tutti i programmatori che conoscono il linguaggio,
ormai desueto, COBOL. Peccato che dentro ci sono persone che non hanno mai
programmato in questo linguaggio, mentre altri che lavorano attualmente con
questo linguaggio non sono inclusi, ragazzi nati nel 1989 che il cobol
non sanno neppure cosa sia, e persone che attività COBOL le hanno ormai
lasciate da anni. Personale impegnato su commesse produttive da molti anni.
Ma l’etica HP si
rappresenta al meglio nella composizione dell’area cosidetta “Legacy”. Su un
questionario rivolto a 91 lavoratori coinvolti delle sedi di Roma e Pomezia
risultano: 17 part-time, 12 leggi 104, 6 categorie protette, 42
iscritti al sindacato (grande maggioranza Fiom-Cgil con alcuni iscritti
FIM-CISL), 6 delegati sindacali, 47 sono donne su un totale di 168 sulle sedi
del questionario (pari al 28%): uno schiaffo complessivo alla popolazione
femminile mai registrato prima.
L’età della
popolazione coinvolta nella cessione è elevata. Soprattutto nella fascia di età
compresa tra i 46 ed i 50 anni, non disdegnando 6 lavoratori tra i 56 ed i 60
anni. Tutto questo mentre in azienda si apre una procedura di mobilità
incentivata che dovrebbe accompagnare i lavoratori alla pensione cui il
personale di Legacy e Mainframe è stato escluso unilateralmente dall’azienda.
Siamo inoltre
circondati da manifesti che danno il benvenuto alla nuova forza lavoro,
reclutata con contratti precari. Abbiamo 50 anni e siamo vecchi per lavorare ma
troppo giovani per andare in pensione.
HP sta per affrontare
una ristrutturazione a livello mondiale che sicuramente comporterà ulteriori
tagli come già annunciato sulle varie testate. Per cercare di chiudere “al
meglio” l’anno fiscale 2014, il managment ed i dirigenti aziendali, in un
rapporto di 1 ogni 13 dipendenti, hanno scelto la strada della tagliola ed è
preoccupazione di tutto il personale HP ES a livello Italia che questa modalità
possa essere riprodotta in qualsiasi momento e con la stessa determinazione
unilaterale. Per questo motivo i sindacati hanno premuto per avere un incontro
al Ministero dello Sviluppo Economico fissato in data 23 ottobre. E’ storia
recentissima: ieri l’azienda ha inviato comunicazione che non poteva essere
presente e viene spostato al 6 novembre impedendo una discussione sulla
cessione in atto.
Ci prepariamo
quindi tristemente alle vertenze, mentre HP ES che oggi taglia personale
occupato, domani potrà assumere neo personale per tre anni senza contributi!
RSU HP-ES DI ROMA
POMEZIA