venerdì 27 marzo 2009

Siamo parte di un’azienda affamata. Affamata di mercato, che conquista a suon di acquisizioni, affamata di profitti dei quali non vuole perdere nemmeno un centesimo, durante una crisi dell’economia finanziaria che non ha precedenti.

Le continue acquisizioni sono costate sempre carissime ai dipendenti Oracle, con le “campagne” unilaterali di riduzione del personale (ricordate la stanza 11?), con obiettivo sempre gli stessi lavoratori, quelli che hanno contribuito alla crescita di questa azienda.

Per non parlare delle retribuzioni, che ci vedono ormai fanalino di coda rispetto alle altre country EMEA e molto lontani anche dal mercato italiano, come testimoniano i confronti con le retribuzioni ed i trattamenti economici e normativi dei colleghi delle aziende acquisite.

Su richiesta della RSU il 12 marzo si è tenuto un incontro per capire le ricadute sul territorio italiano della ristrutturazione annunciata dall’azienda. Per l’Italia è prevista una riduzione della forza lavoro di circa 60 persone, ma non hanno saputo (o voluto?) dirci come sarà distribuita tra le varie strutture aziendali o che ricaduta avrà su Roma e le altre sedi. Questa riduzione di personale non viene motivata dal management, che si limita a dire “...ce lo chiede la Corporation...”.

Sappiamo bene che Oracle non è in crisi, come testimoniano le trionfali e-mail inviate dai vari manager in occasione della chiusura di Q3, gli articoli sulla stampa di settore. Per la prima volta da quando Oracle è quotata in borsa si avra’ la distribuzione di un dividendo agli azionisti, incidentalmente per un importo complessivo paragonabile alla riduzione di costi che si intende ottenere riducendo il personale.

Nonostante le richieste della RSU l’azienda ha inoltre rifiutato la possibilità di emissione di un bando per l’incentivazione all’esodo; ancora una volta vuole procedere da sola, per chiamata diretta, su scelta dei manager.

Per contrastare questa logica, con l’azienda che già si prepara a nuove acquisizioni, perché i lavoratori, tramite le RSU, siano protagonisti e non informati a cose fatte dei processi interni che li riguardano, è proclamato per la sede di Roma uno

SCIOPERO DI 4 ORE PER VENERDI 27 POMERIGGIO.

Con presidio fuori dal cancello d’ingresso,
La RSU ORACLE di Roma