lunedì 1 giugno 2009

Comunicato Sindacale

Voltafaccia sull’accordo sulle otto ore aggiuntive!



“Firmato il primo Accordo integrativo di Oracle Italia, tale Accordo prevede la regolamentazione dei permessi per visita medica che continueranno ad essere pari a 8 ore mensili, nonché la possibilità di usufruire di ulteriori 8 ore di PAR laddove i permessi di cui sopra non siano stati interamente goduti al 31 Dicembre.”

Questo era quello che abbiamo chiesto.
Questo era quello che avremmo voluto dirvi.

Ma non è così. Le 8 ORE di PAR aggiuntivo, sono state oggetto di una estenuante trattativa, strumentalmente tirata per le lunghe da parte dell’azienda con motivazioni di comodo fino a porre dei pre-requisiti che minavano la rappresentatività delle RSU. A marzo la RSU di Roma, con decisione presa in assemblea, interrompeva la trattativa chiedendo l’intervento della Direzione provinciale del Lavoro che convocava le parti per un tentativo di conciliazione obbligatoria. L’intervento della Unione Industriali di Roma consentiva il raggiungimento dell’accordo ed evitava all’azienda il pronunciamento della DPL.

Ma non finisce qui: all’atto di redigere un comunicato congiunto RSU/Azienda, la Direzione Risorse Umane ha tirato fuori dal cilindro una interpretazione tutta nuova delle modalità di applicazione dell’accordo in base alla quale le otto ore di PAR vengono riassorbite fin dalle prime ore di permesso retribuito per visita medica di cui si usufruisce: basta prendere 8 ore di permesso nel corso dell’anno e il PAR scompare.

Ciò è esattamente l’opposto di quello che abbiamo chiesto e concordato. L’accordo da noi proposto prevede che il riassorbimento avvenga solamente se, nel corso dell’anno, si utilizzano tutte le ore di permesso retribuito per visita medica potenzialmente disponibili (pari a due blocchi di 4 ore al mese per 12 mesi).

Per questo diciamo di no.

Le RSU Oracle di Roma e Milano denunciano la grave e proditoria presa di posizione delle direzione risorse umane e si riservano, a questo punto, il diritto a mettere in atto tutte le iniziative volte ad ottenere il pieno e totale riconoscimento del diritto garantito dal contratto nazionale di categoria.

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