lunedì 27 luglio 2009

Comunicato Sindacale FIOM-CGIL


Oracle Italia ancora in stato di agitazione.

NO alla Cassa Integrazione della Consulting.

La Oracle Italia, multinazionale americana di informatica leader nelle banche dati, presente in Italia con diverse sedi di cui una a Roma che occupa più di 300 lavoratori, ha aperto due procedure di cassa integrazione ordinaria per 45 persone a Roma e 45 a Milano. L’azienda ha avviato le procedure senza confrontarsi né con i lavoratori né con le organizzazioni sindacali, che sono state ‘informate’ della decisione aziendale, a fronte di una dichiarata riduzione delle attività presso i clienti e dei margini relativi all’anno fiscale appena concluso.

Tale cassa, afferma l’azienda, riguarderà esclusivamente i lavoratori della ‘Consulting’, ovvero dei dipendenti che danno il valore aggiunto al lavoro dell’azienda andando presso i clienti per aiutarli nella personalizzazione dei prodotti o della loro integrazione, clienti di cui Telecom Italia è il principale.
Chi si troverà ‘on the bench’ ovvero senza collocazione a Settembre, afferma l’azienda, andrà in cassa a zero ore. Di ruotare il personale neppure se ne parla, ‘non possiamo scontentare i clienti’ afferma il management.

Eppure la Oracle ha appena concluso l’ultima gigantesca acquisizione, quella della Sun Microsystems, che si prevede porterà grandi introiti all’azienda, lo stesso presidente di Oracle, Safra Catz, lo ha affermato, dichiarando nel mentre che l’ultimo trimestre ha registrato ottimi guadagni. Nonostante questo la Corporate ha deciso per una ristrutturazione e dato indicazione di cospicue riduzioni di personale a tutte le country.

Ci rifiutiamo di fare nostro questo perverso ragionamento. Chiediamo all’azienda i dati dell’ultimo bilancio, quelli della trimestrale di cassa e le chiediamo conto dei lavoratori di terze parti che sappiamo essere ancora utilizzati dall’azienda. Vogliamo avere l’evidenza della necessità di questa azione che avrà una così pesante ripercussione su lavoratori altamente qualificati che si ritroveranno di colpo a dover vivere con i 700 euro mensili dell’assegno di cassa. Lavoratori che hanno permesso all’azienda di dare valore aggiunto alla mera vendita delle proprie licenze e che ha subito nel corso degli anni costanti riduzioni a fronte delle ripetute acquisizioni.
Ancora una volta viene chiesto ai lavoratori di pagare per una crisi che le aziende hanno prodotto, sempre che in Oracle abbia senso parlare di crisi.

Per contrastare l’iniziativa del’azienda, chiedendo il ritiro della procedura e di avviare un percorso di confronto reale con la RSU ed i lavoratori è stato indetto uno sciopero di 4 ore per martedi 28 luglio dalle ore 14, con presidio davanti alla sede della Unione degli Industriali di Roma a via Noale, in contemporanea con l’incontro che RSU e sindacato avranno con l’azienda.

FIOM ROMA SUD

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