lunedì 29 marzo 2010

COMUNICATO SINDACALE FIOM-CGIL


ORACLE ITALIA: GRANDE ADESIONE ALLO SCIOPERO CONTRO IL LICENZIAMENTO INDIVIDUALE

La Oracle Italia s.r.l., nota multinazionale americana che si occupa di produzione, vendita e consulenza informatica per la PA, per Telecom e per numerosi altri clienti, con centinaia di dipendenti in tutta Italia, ha licenziato individualmente un lavoratore della sede di Roma il 24 marzo.

Un licenziamento giustificato con il fatto che una riorganizzazione dei ruoli aziendali avrebbe sovrapposto due figure professionali da cui l’esubero. Un licenziamento che ha colpito un lavoratore con oltre 20 anni di esperienza in azienda, che ha sempre lavorato sodo rendendosi disponibile alle attività richieste e che, come conferma l'azienda, non ha commesso alcuna colpa da produrre il suo allontanamento.

Venerdi 26 marzo, per chiedere l'immediato reintegro del collega, i lavoratori di Oracle della sede di Roma si sono riuniti in assemblea in sciopero.

Uno sciopero che ha visto una adesione altissima, ed una partecipazione della quasi totalità dei dipendenti presenti in azienda. Assemblea che ha visto l'intervento solidale della RSU di Sun Microsystems, azienda in corso di acquisizione da parte di Oracle, che oltre ad aver sottoscritto un comunicato nazionale a sostegno della vertenza, ha dato piena disponibilità a partecipare a tutte le iniziative si renderanno necessarie.

I lavoratori riuniti in assemblea hanno deciso una serie di azioni a sostegno della vertenza avviata dalla Fiom contro il licenziamento e per l'immediato reintegro del lavoratore, dall'indire assemblee quotidiane a raccolte di firme.

Nel contempo la Fiom nazionale chiederà un incontro alla Direzione Aziendale, come già fatto nei giorni scorsi dalla Fiom di Roma Sud senza riscontro (poiché l'azienda ha ritenuto la questione materia non di competenza del sindacato !), mentre l'impugnativa legale è già in corso di deposito.

I lavoratori della Oracle e della Sun, le RSU aziendali e la Fiom continueranno in ogni sede a sostenere i diritti del lavoratore così brutalmente cacciato. Nella convinzione che, come hanno affermato i lavoratori in assemblea, l'azienda potrà anche non ascoltare la voce di uno, ma non potrà ignorare la voce di tutti i suoi dipendenti.

FIOM ROMA SUD

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